Perché il Metrobus?
Quando è nata l’idea del Metrobus?
La previsione di una rete di Bus Rapid Transit (BRT), denominato Metrobus Perugia, a servizio della città è contenuta, in primo luogo, nel Piano Regionale dei Trasporti (PRT) della Regione Umbria. Il PRT 2015-2020 della Regione Umbria prevede un sistematico ricorso alla tecnologia BRT a complemento del servizio ferroviario regionale, sia sulle direttrici di traffico principale non servite dalla ferrovia che, in forma complementare, in parallelo a quelle tratte della rete ferroviaria su cui la domanda da servire non giustifica un cadenzamento spinto dei servizi ferroviari. Questa impostazione è confermata nel Piano di Bacino del trasporto pubblico locale (PdB) della provincia di Perugia. Il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile (PUMS) del comune di Perugia, partecipato dai cittadini, dagli stakeholder e associazioni di categoria, approvato in data 8.04.2019 con Delibera di Consiglio Comunale n. 56 che ha recepito integralmente il disegno e le strategie prefigurate dal PRT e dal PdB, nasce con l’obiettivo di diminuire il traffico privato in città attraverso il completo ridisegno della rete di TPL in cui è fondamentale una infrastruttura (il metrobus) che garantisca la stessa efficienza in termini di tempo e di frequenza d’uso di un mezzo privato. La nuova rete del TPL urbano si fonda sulla gerarchizzazione dei servizi su 4 livelli:
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Bus Rapid Transit (BRT) regionali (che garantiscono collegamenti intercomunali nell’area Perugia – Corciano – Torgiano)
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Linee Urbane ad alta frequenza:
- BRT urbani (servizi alta capacità)
- Navette ordinarie
- Navette elettriche «passanti» in centro storico
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Altre Linee Urbane
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Terza rete (linee ordinarie, a chiamata, flessibili).
L’innovativo sistema di trasporto elettrico farà di Perugia una delle città capoluogo d’Italia più moderna e green, dotata di un nuovo concetto di mobilità caratterizzato da un basso livello di emissione ed elevata capacità di trasporto.” La prima linea BRT (metrobus Perugia) è uno dei principali corridoi di mobilità urbana e suburbana, collocato su uno degli assi di penetrazione della viabilità storica che converge su Perugia provenendo da Città della Pieve e che servirà i principali quartieri del quadrante sud-ovest della città di Perugia, l’area produttiva di Sant’Andrea delle Fratte e il polo ospedaliero e universitario di Santa Maria della Misericordia, collegandoli alla stazione ferroviaria di Perugia Fontivegge e, tramite intermodalità con il minimetrò, al centro storico. È inoltre prevista nel piano, ma non ancora progettata , una seconda linea di BRT nel tratto Olmo Fontivegge L’opera è stata ammessa al finanziamento PNRR per un importo di € 86.711.742,76, assegnato a valere sulle risorse destinate alla misura “M2C2 – 4.2 Sviluppo trasporto rapido di massa” di cui al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza tramite D.M. n. 448 del 16.11.2021.
Perché non potenziare le linee del bus tradizionale?
Si è fatta la scelta di ridisegnare tutte le linee di trasporto pubblico presenti in città tenendo conto di una città che nel corso degli anni è cambiata. Queste nuove linee confluiscono nella linea BRT quale direttrice importante ad alta frequenza e al servizio dei corridoi a domanda elevata
Come sarà il mezzo?
Sono già stati acquistati i mezzi?
Nel mese di luglio si sta procedendo con l’acquisto dei mezzi che avranno le seguenti caratteristiche:
• elettrico ad emissioni zero
• di grandi dimensioni e autosnodato
• con notevoli capacità di afflusso di passeggeri ed alta facilità di accesso
Come sarà l’infrastruttura?
Il Metrobus viaggerà in sede riservata?
Gli interventi di tipo infrastrutturale e tecnologico, prevedono una realizzazione di corsie riservate, con eventuale allargamento della carreggiata stradale; la modifica della disciplina del traffico e della circolazione in alcune tratte; l’ introduzione di sistemi semaforici a priorità in corrispondenza delle fermate e presso le intersezioni; la protezione degli attraversamenti pedonali in corrispondenza delle fermate mediante semaforizzazione. Tutti questi interventi hanno come obiettivo quello di rendere un servizio veloce ed efficiente, adatto alle esigenze della comunità perugina.
Come saranno le fermate?
La fermata del Metrobus ha un design fortemente identitario: l’arco delle pensiline, il logo ed i colori sono scelti per garantire la riconoscibilità del servizio in continuità con la grafica del Minimetrò, evidenziando così l’integrazione tra i due sistemi.
Presso le fermate, tutte coperte, saranno presenti:
- banchine ampie, coperte ed accessibili mediante rampe di lieve pendenza poste alle due testate della fermata, che consentiranno l’accesso con facilità a tutti gli utenti;
- pavimentazione delle banchine alla stessa altezza del pianale ribassato del mezzo, al quale si potrà quindi accedere senza interruzioni né ostacoli.
- sedute per i passeggeri in attesa;
- sistemi di illuminazione, di videosorveglianza e di chiamata di emergenza per garantire la sicurezza dell’utente;
- emettitrici di biglietti;
- display informativi tattili e digitali, questi ultimi con indicazione dei tempi di arrivo del Metrobus e di possibili coincidenze con altri mezzi;
- presenza di un pulsante con cui segnalare ai mezzi in arrivo la presenza di una persona a ridotta mobilità che necessita di supporto;
- monitor per informazioni pubblicitarie o informazioni di pubblica utilità (news, meteo, stato di allerta, etc.), presso i capolinea
- diffusione sonora;
- cestini per la raccolta differenziata.
Alcune fermate saranno veri e propri nodi di interscambio modale, oltre che con gli altri servizi di trasporto pubblico, anche con la propria bicicletta o la propria auto, grazie ad opportuni spazi dedicati alla sosta (6 velostazioni e 5 parcheggi di interscambio per auto).
Saranno effettuati interventi di riqualificazione urbana?
Nell’ambito della realizzazione di tale tracciato sono previsti numerosi interventi di riqualificazione:
- realizzazione ex novo o rifacimento del manto stradale;
- realizzazione ex novo o riqualificazione e messa a norma dei marciapiedi;
- realizzazione nuove piste ciclabili.
Si prevede il rifacimento, con diverse tipologie di intervento in funzione delle condizioni attuali delle pavimentazioni, su 39 km di corsie stradali (incluse le nuove realizzazioni stradali e gli allargamenti).
Dal punto di vista dei percorsi pedonali, sono stati previsti, lungo tutta la tratta, interventi di riqualificazione e messa a norma di tutti i marciapiedi esistenti dal punto di vista altimetrico, a garanzia della sicurezza dell’utente, prevedendo idonee rampe di raccordo stradale in corrispondenza di attraversamenti e di accessi carrai, per l’abbattimento delle barriere architettoniche. Lungo tutto l’intervento è stata, inoltre, predisposta una segnaletica tattile per i non vedenti in corrispondenza di tutti gli attraversamenti semaforici e presso le fermate del Metrobus.
Saranno, infine, realizzati 1,6 km di piste ciclabili di raccordo tra le fermate del Metrobus e la rete ciclopedonale esistente.
Come saranno organizzati i cantieri?
Sono previsti diversi cantieri?
La cantierizzazione è stata concepita individuando 10 macro cantieri che saranno poi a loro volta suddivisi in micro-cantieri mobili
- via Fausto Luciani, via Strozzacapponi;
- via Strozzacapponi, via Sandro Penna
- via Sandro Penna, via Pietro Soriano;
- via Pietro Soriano, via San Sisto;
- via San Sisto, via Gaetano Donizetti
- via Gaetano Donizetti, Rotonda Donatori di Sangue;
- Rotonda Donatori di Sangue, via Settevalli;
- via Settevalli, incrocio via Fiesole;
- via Settevalli incrocio via Fiesole, incrocio via Fratelli Ceci;
- via Settevalli incrocio via Fratelli Ceci, via Sicilia.
A questi 10 macro-cantieri si aggiungono le lavorazioni che interesseranno l’area di Via Sicilia, con la realizzazione del capolinea collegato con la stazione ferroviaria ed il minimetró; e quella di Ponte della Pietra dove sorgerà l’area del deposito e degli uffici operativi. Data la mole di lavoro, si prevede che questi due cantieri rimarranno attivi per tutta la durata dei lavori.
Verrà modificata la viabilità?
Nel progetto della cantierizzazione sono state valutate la tipologia del tessuto urbano, la sua funzione territoriale e soprattutto le interferenze con la viabilità esistente e con l’ambiente attraversato, con particolare attenzione agli insediamenti ed alle attività presenti.
Nell’organizzazione dei cantieri e durante la realizzazione delle opere si terrà comunque presente dei seguenti condizionamenti:
- garantiremo gli accessi ai passi carrai;
- garantiremo gli accessi pedonali, anche tramite l’utilizzo di passerelle;
- garantiremo la realizzazione di itinerari alternativi per il traffico pubblico e privato in grado di consentire, per quanto possibile, livelli di sicurezza e livelli di prestazione analoghi a quelli originali;
- studieremo la viabilità alternativa in funzione dell’entità del cantiere e della tipologia dello stesso;
- predisporremo tutta la segnaletica orizzontale e verticale necessaria per la viabilità provvisoria; essa dovrà garantire condizioni di sicurezza, chiarezza e visibilità per il traffico pubblico e privato;